Chi ha scoperto l'esistenza dei morti? Tutti conoscono il nome di Antonia Simone, ma le esatte circostanze della sua scoperta sono state soggette a molte variazioni. Nel 1992, suo fratello più giovane, Ricardo, rimase ferito in un incidente di arti marziali che lo ha lasciato completamente paralizzato. Aveva bisogno di un respiratore per vivere, e poteva comunicare soltanto attraverso i battiti delle ciglia. Lei era una ricercatrice informatica allo Xerox Palo Alto Research Center e decise di creare un terminal computerizzato, sensibile alla più debole fonte di energia. Lei studiava fotografia a Kirlian e credeva fermamente che i campi elettromagnetici del corpo avessero qualche effetto su strumenti elettronici particolarmente sensibili. Creò un terminal che non poteva reagire con mezzi tradizionali - niente tastiera, niente mouse o altri dispositivi di input. Una vera e propria scatola nera.
Miss Simone amava molto suo fratello, e per anni ha provato a creare qualcosa che gli permettesse di comunicare naturalmente. Sconvolta dal fallimento del suo progetto, che avrebbe liberato migliaia di persone con lo stesso problema, si impiccò. Quando i paramedici trovarono il suo corpo, qualche giorno dopo, c'era un messaggio sullo schermo del suo computer: “Perché diamine ci avete messo così tanto? Ho delle notizie importantissime”.
